Inseminazione Intrauterina (IUI) o Inseminazione Artificiale: a chi serve, perché farla e come funziona.
Inseminazione Intrauterina: scopriamo insieme quali sono le percentuali di successo, se fa al caso tuo, quale sperma usare e molto altro!
L’IUI o inseminazione Intrauterina, è una tecnica di fecondazione assistita di bassa complessità che viene spesso consigliata come primo trattamento quando si inizia un percorso di procreazione medicalmente assistita (PMA).
La sigla IUI viene dal nome inglese della procdedura (Intra Uterine Insemination), ma a me piace definire questa tecnica con il nome di “power sex”.
Ma allora dov’è il vantaggio?
Innanzitutto l’inseminazione intrauterina è la tecnica di prima scelta in tutti quei casi in cui non c’è un vero e proprio problema di fertilità. ma dove semplicemente manca un partner maschile come “fornitore di sperma”.
Donne single che vogliono diventare madri o coppie lesbiche possono ricorrere a questa procedura utilizzando sperma di donatore.

In caso di coppie eterosessuali, invece, l’inseminazione intrauterina può rivelarsi utile nel superare alcuni casi di infertilità maschile, come lievi alterazioni della quantità o motilità dello sperma.
Può essere utile anche con problematiche sessuali di tipo maschile come la disfunzione erettile o di tipo femminile come il vaginismo.
Inseminazione intrauterina: quando si esegue?
L’inseminazione intrauterina si esegue nel momento del ciclo mestruale più idoneo a favorire l’incontro tra gli spermatozoi e la cellula uovo rilasciata con l’ovulazione.
Tutto questo aumenta così le chances di fecondazione dell’ovocita a livello delle tube di Falloppio (fecondazione in vivo).
Il percorso degli spermatozoi all’interno del corpo della donna viene facilitato ed accorciato moltissimo.
Infatti, invece di dover superare con le loro forze, le insidie della vagina e del collo dell’utero, con questa procedura si ritroveranno già all’interno della cavità uterina.

Da lì potranno proseguire nelle 2 tube che avranno captato l’ovocita rilasciato in cavità addominale con la rottura del follicolo dominante (ovulazione).
Inseminazione intrauterina: come funziona
L'inseminazione intrauterina è una procedura semplice, non dolorosa e veloce che si esegue in ambulatorio senza necessità di anestesia o di farmaci antidolorifici.
Di per sé richiede 5 minuti, ma non può essere eseguita in un giorno qualsiasi del ciclo e non è utile in tutti i casi di infertilità.
Perciò ci sono delle fasi preparatorie prima di poter eseguire l’IUI stessa e ovviamente delle fasi successive alla tecnica per vedere se ha funzionato o meno.
Inseminazione intrauterina, Fase 1: Diagnosi della causa di infertilità e valutazione del caso
Non tutti i tipi di infertilità possono essere risolti con l’inseminazione intrauterina.
Ad esempio, se le tue tube di Falloppio sono entrambe chiuse o assenti, a causa di una precedente infezione o chirurgia, la tecnica non ha alcuna chance di funzionare.

Prima di iniziare un trattamento di inseminazione intrauterina il ginecologo dovrà verificare che almeno una tuba sia pervia (cioè aperta).
Allo stesso modo l’analisi del liquido seminale (spermiogramma) non deve mostrare alterazioni dello sperma molto importanti.
Questo perché solo deficit di lieve o modesta entità possono essere risolti con l’inseminazione intrauterina.
Se l’età femminile è avanzata, l’IUI ha una probabilità di successo inferiore, a causa della qualità ovocitaria che sappiamo peggiora con il passare degli anni.

Generalmente, in questi casi, alla donna viene consigliato di iniziare direttamente con un trattamento di FIV per non “sprecare tempo prezioso” con un trattamento poco performante.
Infatti, fare un'IUI porterebbe a posticipare la fecondazione in vitro più in là nel tempo quando la qualità degli ovociti sarà ulteriormente più scarsa.
Soprattutto se hai 40 anni o più, anche se non hai mai provato a rimanere incinta, posticipare un trattamento di fecondazione in vitro per provare l’IUI, rischia di farti “sprecare” i tuoi ultimi mesi/anni fertili dietro ad un trattamento poco efficace portando anche ad un minore successo dell’eventuale futura fecondazione in vitro.

IUI, Fase 2: Monitoraggio del ciclo mestruale naturale o Stimolazione Ovarica Controllata e Monitoraggio della risposta ovarica
L’inseminazione intrauterina può, infatti, venir fatta in un ciclo mestruale naturale, se hai cicli ovulatori regolari, oppure può essere eseguita in un ciclo di lieve stimolazione ovarica controllata.
In caso di stimolazione ormonale, lo specilista ti prescriverà una terapia orale (con Clomifene Citrato o Letrozolo) o delle iniezioni sottocutanee (con Gonadotropine) a bassissimo dosaggio.
In questo modo si sviluppino un minimo di un follicolo fino ad un massimo di tre follicoli contemporaneamente.

Inseminazione intrauterina, Fase 3: Individuazione dell'ovulazione naturale o Induzione farmacologica dell'ovulazione
Per individuare l’ovulazione spontanea, nei cicli regolari in cui si ha già una stima del giorno dell’ovulazione, si può iniziare il monitoraggio dell’ormone luteinizzante (LH) urinario a partire da circa 3 giorni prima dell’ovulazione prevista.
In questo modo si individuerà il picco di LH e l’inseminazione verrà programmata per il giorno successivo al rilevamento del picco di LH.

Nei cicli stimolati invece, o nei cicli naturali in cui si vuole programmare con più precisione la procedura di IUI, l’ovulazione viene indotta farmacologicamente.
In questi casi, una volta che i follicoli saranno abbastanza grandi da far pensare al ginecologo che al loro interno ci sia un ovocita maturo, l’ovulazione può essere provocata tramite un’iniezione sottocutanea di gonadotropina corionica umana (hCG) o “ormone della gravidanza”.
La procedura di inseminazione intrauterina verrà eseguita circa 36 ore dopo l’iniezione (tra le 34 e le 40 ore dopo).
IUI, Fase 4: Preparazione del liquido seminale
L’inseminazione intrauterina può essere eseguita con lo sperma del prorpio partner maschile (IUI omologa) oppure con lo sperma di un donatore (IUI eterologa).
L’inseminazione intrauterina eterologa è la tecnica di scelta per le coppie lesbiche o le donne single, ma viene utilizzata anche nelle coppie eterosessuali quando la donna della coppia non ha alcun problema di fertilità e lo sperma del partner risulta inadeguato per l’esecuzione di qualsiasi tecnica di PMA.

Nel caso di inseminazione omologa con sperma del partner, si consiglia un periodo di astinenza tra i 2 e i 5 giorni.

Alla fine si otterrà un campione di sperma pari a circa 0,5 ml pronto per effettuare l’inseminazione.
Inseminazione intrauterina, Fase 5: Inseminazione
La procedura di inseminazione intrauterina si svolge con te sdraiata sul lettino ginecologico con le gambe in su nella posizione yoga più amata dalle donne.

Come quando si fa il PAP Test, il ginecologo inserirà lo speculum in vagina e rimuoverà delicatamente l’eventuale muco in eccesso a livello del tuo collo dell’utero di modo che non ostruisca la punta del catetere con il quale verrà inserito il campione di sperma nel tuo utero.
A questo punto un catetere per inseminazione (cioè una sottile cannula) viene inserito nel canale cervicale attraverso l’orifizio esterno del collo dell’utero e poi fatto avanzare lentamente fino a raggiungere la cavità uterina.
Una siringa contenente il campione di sperma pretrattato è fissata all’estremità del catetere e una volta raggiunta la cavità uterina lo sperma viene spinto lentamente (in circa 10–30 secondi) e rilasciato in utero.

Questa parte, cioè l'inseminazione vera e propria, può anche essere fatta fare al tuo compagno o alla tua compagna una volta che noi medici ci saremo assicurati che il catetere sia inserito correttamente.
Subito dopo l’inseminazione, il catetere viene rimosso delicatamente e anche lo speculum viene tolto.
Anche se non ci sono dati scientifici a supporto, spesso dopo la procedura la paziente viene lasciata sdraiata per qualche minuto, dopodiché ci si può rivestire a riprendere una vita normale.
Inseminazione intrauterina, Fase 6: Supporto della fase luteale
A partire dalla sera giorno dell’inseminazione stessa, si consiglia di iniziare l’assunzione di ovuli di progesterone per via vaginale.
Questa terapia serve a “supportare la fase luteale”, cioè per aiutare il corpo luteo (la cicatrice sull’ovaio prodotta con l’ovulazione) a mantenere l’endometrio ben preparato per accogliere un’eventuale gravidanza.

IUI, Fase 7: Test di gravidanza
Il test di gravidanza viene fatto all’incirca 14 giorni dopo l’inseminazione tramite un esame del sangue per misurare il valore di beta-hCG.
Questo garantirà che il test fornisca una risposta affidabile e non un risultato falsamente positivo o falsamente negativo.
Inseminazione intrauterina: percentuali di successo
La percentuale di successo per ciascun tentativo dipende moltissimo dall’età della donna, dal tipo d’infertilità e dal suo grado di severità e dalla qualità del liquido seminale che si utilizzerà.
In generale i migliori risultati si ottengono nelle donne giovani (sotto i 35 anni di età) senza problemi di fertilità che utilizzano sperma di donatore.
In queste pazienti il tasso di successo ad ogni ciclo è del 25% circa, cioè un 5% in più rispetto alla probabilità di rimanere incinta con rapporti sessuali regolari.

La maggior parte delle donne che eseguono inseminazioni con sperma di donatore sono single o lesbiche senza problemi di fertilità e concepiscono entro 4-6 cicli di inseminazione.
Come intuibile, le percentuali di successo di una inseminazione con sperma di partner con problemi di fertilità sono significativamente più basse, ma possono comunque avvicinarsi al 20% se l’infertilità è di basso grado e l’età della partner femminile è inferiore ai 35 anni.
Inseminazione intrauterina: Rischi
L’inseminazione intrauterina è una procedura sicura con un basso rischio di complicazioni.
Tra le potenziali complicazioni c’è un basso rischio di sviluppare un’infezione.
In caso di ciclo stimolato esiste un rischio di iperstimolazione ovarica, ma tramite il monitoraggio della risposta ovarica con l’ecografia, un’eventuale crescita follicolare troppo vivace verrà soppressa e il ciclo cancellato.
Se il ciclo stimolato porterà allo sviluppo di più di un follicolo, sarà possibile l’instaurarsi di una gravidanza multipla.
Per questo motivo, cicli in cui si sviluppano più di 3 follicoli vengono cancellati.
Le gravidanze gemellari sono gravidanze a più alto rischio di complicazioni rispetto alle gravidanze singole e per questo motivo un buon medico della fertilità cercherà sempre di minimizzare questo rischio al massimo.
Il posizionamento e la rimozione dello speculum per eseguire la procedura di IUI, possono causare un leggero sanguinamento, ma per quanto preoccupante vedere del sangue sulle mutandine, questo non avrà alcun impatto sulle chances di concepimento e sul decorso dell’eventuale gravidanza.
IUI: Punti chiave
L’ inseminazione intrauterina, o inseminazione artificiale, permette di ridurre la distanza che gli spermatozoi devono percorrere per trovare e fecondare l’ovocita.
Il concepimento non è garantito e si verifica solo se uno spermatozoo riesce a trovere e fertilizzare la cellula uovo a livello di una delle due tube.

L’IUI è una procedura semplice e meno costosa di altri tipi di trattamenti di fertilità, ma per poter davvero aumentare le tue possibilità di gravidanza, va utilizzata solo se consigliata dallo specialista.
Alle volte fare un trattamento più complesso e un po' più costoso da subito, può garantirti migliori risultati e addirittura un risparmio sul lungo periodo.